Ginecologia e ostetricia
Ginecologia e ostetricia
La ginecologia è la branca della medicina che si occupa dello studio della fisiologia e delle patologie degli organi sessuali femminili.
Un medico specializzato in ginecologia si occupa di diagnosticare e trattare, anche con la collaborazione di altri specialisti, i disturbi che colpiscono l'apparato riproduttivo femminile e si occupa di seguire la donna durante il periodo della gravidanza.
Prevenzione Ginecologica
L’importanza di uno Screening Ginecologico periodico
Insieme a un corretto stile di vita quotidiano che può comprendere alimentazione sana, attività fisica e riduzione dello stress, la prevenzione ginecologica rimane lo strumento più importante a tutela della salute di ogni donna al fine di ridurre la possibilità che una determinata malattia si verifichi o, qualora si verificasse, ad agire prima possibile per la risoluzione della stessa. Il semplice controllo ginecologo annuale con ecografia ginecologica e thin prep è il primo passo della prevenzione ginecologica e della fertilità della donna.
Quali sono le principali patologie trattate in ginecologia?
Le patologie più frequentemente trattate dallo specialista in ginecologia sono:
- Infezioni di vario tipo (batteriche, micotiche o dovute a virus) a carico di uno degli organi che compongono l'apparato riproduttivo femminile (ovaie, utero, vagina, genitali esterni)
- Anomalie congenite del tratto riproduttivo.
- Endometriosi
- Malattie infiammatorie pelviche e dolore pelvico (acuto e cronico)
- Condizioni tumorali benigne del tratto riproduttivo (cisti ovariche, vulvari e vaginali; condilomi; altre variazioni non-cancerose)
- Problemi legati alla gravidanza (gravidanza ectopica, aborti spontanei)
- Fibromi/miomi uterini
- Infezioni sessualmente trasmesse
Prevenzione ed esami di Ginecologica
L’importanza di uno Screening Ginecologico periodico
Prevenzione primaria
È la prevenzione più importante a cui mira l’azione del medico: "controllare" il paziente sano affinché mantenga il suo stato di salute. L’invito alla donna è, pertanto, quello ad effettuare il check-up ginecologico annuale con visita, ecografia e pap test/thin prep anche in assenza di sintomi, per ridurre la possibilità che si sviluppi una determinata patologia.
Prevenzione secondaria
È il grado successivo di prevenzione ginecologica in cui si va ad agire su una patologia anche se in uno stadio iniziale. Consiste, quindi, nella diagnosi precoce di patologie, anche asintomatiche, allo stadio iniziale, in modo da ottenerne la guarigione o limitarne la progressione.
Esami preventivi
Comprende anamnesi e visita interna bimanuale della paziente. Permette di prevenire molti disturbi legati alla sfera ginecologica. Tramite la visita è, infatti, possibile visualizzare la conformazione dei genitali interni ed esterni e loro eventuali anomalie morfologiche o funzionali.
È un esame semplice, usato per diagnosi e prevenzione, non doloroso e poco invasivo, che permette, mediante una sonda ecografica che viene posta in vagina di pazienti che abbiano già avuto il primo rapporto sessuale, di visualizzare gli organi pelvici interni e quindi vescica, utero e ovaie, individuando eventuali anomalie o patologie. Il risultato viene consegnato alla paziente contestualmente alla visita. È consigliabile alle donne di tutte le età, compresa la menopausa.
È il principale test di screening per il tumore della cervice uterina. Si effettua, con minimo fastidio durante la visita, prelevando cellule della cervice uterina esterna ed interna ed andandole poi a fissare su un vetrino. Serve per indagare eventuali alterazioni delle cellule del collo uterino. Attualmente il metodo più utilizzato è il Thin Prep che rappresenta un passo avanti rispetto al pap test migliorando significativamente la qualità e la rappresentatività del preparato. Esso consente infatti di preparare un vetrino di più alta qualità, premessa indispensabile per una lettura efficace da parte del citologo. Ricerche cliniche condotte su migliaia di donne hanno dimostrato che il thin prep-pap test aumenta in misura significativa l’identificazione di cellule precancerose consentendo di ottenere una diagnosi sempre più affidabile.
Si effettua a completamento diagnostico dopo un Thin prep/pap test alterato o come test di screening di secondo livello in pazienti a rischio. Si effettua prelevando, tramite un tampone, cellule della cervice uterina, sulle quali viene poi ricercata la presenza del DNA del Papillomavirus.
Sono test specifici per individuare la presenza-assenza di patogeni (batteri o miceti) all’interno della vagina o del collo dell’utero. Si effettua tramite un piccolo tampone che viene inserito in modo totalmente indolore in vagina o nella cervice uterina tramite uno speculum.
Prevenzione Ginecologica
Alcuni spunti utili
Patologie uterine od ovariche benigne e maligne: si raccomanda di eseguire un’ecografia pelvica annuale anche in assenza di sintomi per prevenire cisti ovariche, polipi endouterini, fibromi, ecc.
Gravidanze indesiderate: prenotare una consulenza contraccettiva se non è il momento di avere un bimbo; il medico specialista potrà informare correttamente la paziente sulle varie alternative.
Malattie sessualmente trasmissibili: se si sono avuti o si hanno rapporti sessuali senza le adeguate protezioni, è necessario eseguire i prelievi ematici per le malattie infettive (HIV – VDRL TPHA – HBSAG – HCV AB – AB ANTICLAMIDIA) e contattare il medico specialista per una visita approfondita con Thin prep/pap test e tamponi vaginali e cervicali.
Infertilità di coppia: prevenirla curando, ove possibile, le malattie sessualmente trasmessibili. Fare ecografie pelviche regolari per accertare il benessere di utero e ovaie. Promuovere uno stile di vita sano con alimentazione corretta ed attività fisica, cercando di evitare il fumo e l’abuso di alcool.
Controlli ginecologici raccomandati per fasce di età
Under 25
Prima visita ginecologica entro sei mesi dal primo rapporto sessuale, oppure in caso di disturbi.
- Ecografia pelvica o vaginale se le mestruazioni sono abbondanti, oppure se ci sono dolori durante i rapporti.
- Thin prep/Pap test a 25 anni, oppure a distanza di due anni dal primo rapporto sessuale, da ripetere ogni tre anni fino ai 30 anni.
- Test della clamidia una volta entro i 25 anni, e in assoluto a distanza di 2-3 settimane da un rapporto non protetto, poichè si tratta di una malattia sessualmente trasmessa asintomatica che può dare infertilità.
25 - 45 anni
- Thin prep/Pap test ogni tre anni fino ai 30 anni e quindi Hpv Dna test ogni cinque anni oppure continuare con il Thin prep/Pap test.
- Visita annuale ginecologica con ecografia transvaginale.
45 - 55 anni
- Visita annuale ginecologica con ecografia.
- Thin prep/Pap test ogni tre anni oppure Hpv Dna test ogni cinque anni.
Over 55
- Visita annuale ginecologica con ecografia transvaginale.
- Pap test ogni tre anni oppure Hpv Dna test ogni 5 anni fino ai 69 anni
Speciale adolescenza
Prima visita ginecologica completa: quando farla e in cosa consiste?
Data l’importanza dei controlli ginecologici, l’abitudine ad effettuare visite ginecologiche periodiche andrebbe consolidata fin dalla giovinezza.
L’età consigliata è molto variabile: sarebbe utile sottoporsi ad un primo controllo già a partire dai 12 anni, così da verificare che non ci siano patologie in atto. Un altro indispensabile parametro, di cui tener conto, è il primo rapporto sessuale: i ginecologi suggeriscono di effettuare una prima visita ginecologica entro l’anno.
Infine, indipendentemente dall’età della paziente, è bene prenotare una prima visita in caso insorgano disturbi come:
- Alterazioni dello sviluppo dell’apparato genitale
- Infiammazioni agli organi esterni
- Disfunzioni ormonali
Se la paziente che deve effettuare la prima visita ginecologica non ha ancora avuto il primo rapporto sessuale è bene si presenti a vescica piena, perché verrà effettuata solo una ecografia esterna (pelvica). In caso contrario non è necessario e il ginecologo procederà anche ad una esplorazione interna.
Speciale Gravidanza
In questa fase particolare della vita di una donna è importante innanzitutto farsi seguire da un medico specialista in ginecologia per tutto il periodo gestazionale, con ecografie, esami e visite di controllo periodiche per prevenire complicazioni alla futura mamma e al bambino. Bisogna fare attenzione a toxoplasmosi, diabete gestazionale, problemi tiroidei e non da ultimo infiammazioni al cavo orale, come la parodontite.
Presso il Medical Care è anche possibile effettuare Test di diagnosi Prenatale.
Speciale Menopausa
La menopausa corrisponde ad un fenomeno totalmente normale e naturale in cui vi è la cessazione definitiva dei cicli mestruali della donna, dovuta all‘esaurimento dell’attività ovarica. Corrisponde al termine dell’età fertile. Si definisce con certezza solo dopo un’assenza dei cicli per 12 mesi. Gli esami ormonali che spesso vengono prescritti possono essere un aiuto alla previsione di tale evento ma non sono la risposta definitiva poichè vi è una grande variabilità da soggetto a soggetto.
Gli anni che precedono la menopausa sono talvolta asintomatici ma più frequentemente accompagnati da sintomi legati al normale calo estrogenico. È sempre possibile cercare di prevenire, o migliorare quando già presenti, tutti questi sintomi di disconfort per la paziente. Il consiglio è di rivolgersi il prima possibile allo specialista di riferimento che saprà accompagnare con validi consigli e fornire le corrette opzioni terapeutiche.
Tra i sintomi più importanti e segnalati dalle pazienti sono:
- Irregolarità mestruale: i cicli mestruali cambiano in durata e quantità. Può essere totalmente normale che l’intervallo tra i cicli diminuisca o al contrario si allunghi, talvolta la mestruazione può mancare per uno o più mesi per poi tornare regolare o scemare lentamente. Il flusso può risultare abbondante, scarso o alternarsi a seconda del mese
- Vampate di calore: corrispondono ad un improvviso senso di calore maggiormente al dorso ad al tronco, talvolta accompagnate da sudorazione intensa. Sono più frequenti durante la notte ma possono presentarsi anche durante la giornata in corrispondenza di eventi emozionali, sforzi o senza una causa scatenante
- Aumento ponderale: il calo estrogenico ed il rallentamento del metabolismo possono portare la donna ad un aumento di peso e ad una ridistribuzione diversa del grasso corporeo; vi è infatti un aumento del grasso addominale. Proprio per questo motivo è raccomandato fare attenzione all’introito calorico ed aumentare l ‘attività fisica già negli anni della perimenopausa
- Insonnia ed irritabilità: difficolta all’addormentamento, scarsa qualità del sonno, depressione o sensazione di calo dell’umore possono insorgere in questi anni. Sono per lo più legati, oltre al normale calo ormonale, all’ansia del non saper cosa aspettarsi dagli anni menopausali e all’incertezza e fragilità legate al cambiamento del proprio corpo e all’idea di invecchiamento che questo periodo evoca
- Secchezza vaginale accompagnata da calo della libido, dovuta alla diminuzione dei livelli di estrogeni a livello periferico (vulvare e vaginale). I rapporti sessuali possono diventare difficoltosi sebbene fondamentali anche in questo periodo della vita della donna; i tessuti infatti sottoposti a sollecitazione meccanica e sensoriale durante il rapporto tendono a rimanere più turgidi, rallentando il processo di atrofia.
- Prolasso vescicale-uterino-rettale: consiste in un abbassamento-fuoriuscita degli organi pelvici (vescica-utero-retto) attraverso la vagina a causa di aumento della pressione addominale e/o un indebolimento del pavimento pelvico (lesione dei tessuti sospensori degli organi pelvici). È più frequente in donne con pregressi parti vaginali ed in tutte le condizioni che determinino un aumento della pressione addominale come obesità, stitichezza, tosse, ecc
- Incontinenza urinaria: perdita involontaria di urina. Distinguiamo incontinenza da sforzo, cioè perdita di urina legata a piccoli sforzi come uno starnuto, un colpo di tosse, il sollevare un peso anche di lieve entità, ecc; parliamo invece di incontinenza da urgenza quando in seguito allo stimolo urinario, vi è una necessità impellente di mingere e talvolta la donna non riesce ad arrivare ai servizi in tempo. L’incontinenza da urgenza dipende da un’ipercontrattilità del muscolo detrusore della vescica, quella da stress, invece, deriva da un’ipermobilità uretrale e da una riduzione del tono dello sfintere uretrale. In entrambi i casi si tratta senza dubbio di una condizione invalidante per la quotidianità della donna ma nella maggior parte dei casi risulta essere risolvibile o quantomeno migliorabile.
In menopausa è sempre raccomandabile la visita ginecologica con ecografia e thin prep/pap test ogni 18-24 mesi, anche in assenza di sintomi. Infatti la maggior parte delle patologie oncologiche ginecologiche, a maggior insorgenza tra i 55 ed i 65 anni, sono asintomatiche fino agli stadi avanzati.
| Tumore dell’utero
La neoplasia dell’utero più frequente è il tumore dell’endometrio, che interessa principalmente le donne in post-menopausa, tra i 50 e i 70 anni d’età. Il carcinoma è responsabile di più dell’80% dei casi di tumore dell’utero, mentre i sarcomi rappresentano solo il 5% delle neoplasie maligne.
Spesso il tumore dell’endometrio viene diagnosticato a uno stadio iniziale, perché può determinare frequentemente sanguinamenti uterini anomali (tra un ciclo mestruale e l’altro) o dopo la menopausa.Le perdite di sangue in menopausa possono essere un primo segnale di cellule che si stanno trasformando in tessuto tumorale quindi è sempre necessario fare un controllo ginecologico.
Fattori di rischio:
Le cause del tumore dell’endometrio non sono ancora del tutto chiare. Potrebbero rivestire un ruolo determinante i livelli di estrogeni nel sangue (ormoni femminili prodotti dalle ovaie). Il tumore dell’endometrio è infatti più frequente in donne in cui esistono condizioni che tendono a creare una predominanza estrogenica (elevati livelli di estrogeni senza o con bassi livelli di progesterone), quali:
Terapia sostitutiva estrogenica non bilanciata
Obesità
Diabete
Sindrome dell’ovaio policistico
Nulliparità (ossia non aver avuto figli)
Menopausa tardiva
Inizio precoce del ciclo mestruale
Presenza di tumori che producono estrogeni
Assenza di ovulazione
Altri fattori di rischio possono essere l’età, il diabete e la sindrome di Lynch, malattia che predispone al tumore dell’utero, dell’ovaio, del colon e dello stomaco.
Esame FSH, LH e 17 Beta estradiolo
La fertilità femminile e il concepimento sono legati al ciclo mestruale e al processo di ovulazione, cioè il rilascio della cellula uovo (ovulo) matura da parte dell’ovaio.
Gli ormoni funzionano come messaggeri biologici che trasmettono specifici segnali di azione o di inibizione agli organi.
Alcuni ormoni influenzano il ciclo mestruale:
- FSH o ormone follicolo stimolante favorisce lo sviluppo dell’ovulo;
- LH o ormone luteinizzante stimola il rilascio degli ovuli dalle ovaie;
- 17 beta estradiolo o E2, tra le numerose funzioni, stimola l’accrescimento dell’endometrio, cioè la mucosa che riveste internamente l’utero;
Info e Prenotazioni
Poliambulatorio Specialistico e Odontoiatrico Medical Care Formello
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